SATURNO VISTO DA RHEA © Bonestell Space Art
Racconta il noto romanziere Arthur C. Clarke, citato in Visions of Space di David Hardy (Dragon's World, 1989): "Bisogna ammettere che gran parte dei primi illustratori delle riviste, che conoscevano poco la scienza, e probabilmente erano pagati in modo ancora più misero degli scrittori, si preoccupavano più della spettacolarità che dell'accuratezza. Che entrambe le cose si potessero combinare fu dimostrato quando, all'inizio degli anni '40, la rivista Life pubblicò le impressionanti immagini di Saturno visto da Titano, Mimas e le altre sue lune".
SATURNO VISTO DA GIAPETO © Bonestell Space Art
"Posso ancora ricordare l'impatto di quei dipinti..." riprende Clarke "e la mia irritazione perché qualche curatore terragno di Life faceva osservare che le minuscole figure umane nei panorami lunari di Bonestell erano messe lì solo per «indicare la scala». Indicare la scala, proprio! Non aveva l'immaginazione necessaria per capire che un giorno gli uomini sarebbero stati davvero lassù, ammirando la gloria del più spettacolare fra tutti i pianeti?"
GIOVE VISTO DA EUROPA E, DECENNI PIU' TARDI, DA AMALTEA © Bonestell Space Art
"Bonestell ebbe una vita meravigliosa" prosegue Clarke "e vide avverarsi quasi tutti i suoi sogni. Forse il miglior possibile tributo al suo genio fu un libro redatto dalla National Space Commission. Il frontespizio era un suo famoso dipinto degli anni '50, raffigurante stazione spaziale, telescopio spaziale e navetta spaziale in orbita sopra Panama. L'artista Robert McCall (vedi pagine successive, N. d. A.) riprodusse la stessa scena più di trent'anni dopo... mostrando lo Space Shuttle, il telescopio spaziale Hubble e la progettata stazione spaziale internazionale. I paralleli fra i due dipinti sono incredibili".
PAESAGGIO LUNARE © Bonestell Space Art
Bisogna spiegare al pubblico italiano che molti soldati USA, ovunque si trovassero e qualunque fosse il loro vero nome, incidevano dappertutto la frase "Kilroy was here" (nessuno ha idea di chi fosse il primo Kilroy, e dove. E' più o meno come la "legge di Murphy"). "Fu Chesley il Kilroy originale" dice Clarke "è stato nel cosmo prima di tutti gli altri. Neil Armstrong? Be', Base Tranquillità fu impiantata sulle orme già lasciate da Bonestell e i suoi tubetti di pittura già spremuti e gettati. Quell'uomo non viaggiava solo nello spazio, ma anche attraverso il tempo. Fu presente alla nascita del nostro pianeta e ha già preparato tela e cavalletto per dipingere la sua morte..."
ALTRE FRA LE SUE PRIME COPERTINE DI SF © Bonestell Space Art