ALTRE SCENE MARZIANE NON INCLUSE IN COLLIER'S © Bonestell Space Art

La serie di articoli di Collier's ispirò anche una versione televisiva, prodotta da Walt Disney e divisa in tre parti: Man in Space, Man and the Moon e Mars and Beyond. Il 9 marzo 1955 Disney, con un modellino di razzo in mano, presentò personalmente il primo dicendo: "Nel nostro mondo moderno, ovunque guardiamo, vediamo l'influenza della scienza sulle nostre vite quotidiane. Scoperte che pochissimi anni fa sarebbro state ritenute miracoli sono oggi accettate come luoghi comuni. Molte delle cose che sembrano impossibili oggi diventeranno le realtà di domani. Uno dei più antichi sogni dell'uomo è stato il viaggio spaziale... volare verso altri mondi. Finora, questa sembrava un'impossibilità, ma nuove grandi scoperte ci hanno condotti alla soglia di una nuova frontiera... la frontiera dello spazio interplanetario". Il vero artefice della serie fu Ward Kimball, un animatore veterano, che consultò esattamente le stesse persone: Willy Ley e von Braun. Bonestell, alle prese con le produzioni del "rivale" George Pal, non partecipò (sebbene uno dei disegni sottostanti sia suo).

COPERTINE DI ALBI ISPIRATI ALLO SPAZIO © Walt Disney Productions

Questi tre documentari - andati in onda dal 1955 al 1957 - furono realizzati in parte con disegni animati e in parte con attori veri e modellini, e furono talmente sbalorditivi per l'epoca che lo stesso presidente Eisenhower ne chiese una copia per vederli in privato.Complessivamente, gli articoli e la serie televisiva ebbero un effetto dirompente sul pubblico americano, facendo capire per la prima volta che la conquista dello spazio era alla portata di tutti. "Walt Disney potrebe essere l'arma segreta dell'America per la conquista dello spazio!" scrisse un giornale. "Man in Space è credibile e Disney ha fatto credere quasi 100.000.000 di americani. Metà dell'elettorato degli USA hha probabilmente raggiunto due impressionanti conclusioni: 'Si PUO' fare' e 'Facciamolo'".

RAZZO SULLA RAMPA E NAVETTA IN ORBITA © Walt Disney Productions

Nel primo episodio, realizzato a disegni animati, Kimball e von Braun si alternarono sullo schermo per narrare la storia dei razzi e spiegare come potesse essere lanciato un razzo a quattro stadi con un equipaggio di dieci uomini, collocati nella navetta superiore riutilizzabile. Il lancio sarebbe dovuto avvenire da un atollo del Pacifico. Von Braun disse: "Se iniziassimo domani stesso un programma spaziale organizzato e ben finanziato, credo che un razzo passeggeri potrebbe essere costruito e collaudato entro dieci anni".

MONTAGGIO IN ORBITA DI STAZIONE SPAZIALE © Walt Disney Productions

Il secondo episodio, Man and the Moon, fu invece realizzato con modellini e veri attori. Come nel precedente, Kimball narrò prima la storia della Luna nella scienza, nel mito e nel folklore, poi passò la mano a von Braun che descrisse la costruzione di una stazione spaziale a forma di ruota con 50 uomini a bordo, con l'energia fornita da un reattore nucleare e la gravità artificiale fornita dalla forza centrifuga. Da essa sarebbe partito un vascello lunare con quattro uomini a bordo. Von Braun aveva concepito una tuta spaziale del tutto particolare, a forma di "bottiglia" conica con la sommità trasparente. L'astronauta era rinchiuso dentro, ma dotato di ben sette braccia artificiali, ciascuna con all'estremità un arnese specifico: saldatore, tenaglie, eccetera. L'astronave non sbarcava sulla Luna, ma si limitava a girarle intorno perché non si sapeva ancora se la superficie fosse solida e stabile, e il mancato allunaggio scontentò molti spettatori.

Il terzo episodio, Mars and Beyond, andò in onda il 4 dicembre 1957, subito dopo il lancio dello Sputnik sovietico, e Disney decise per questo di presentare uno sbarco su Marte e di introdurre qualcosa di innovativo rispetto ai soliti razzi. Il fisico nucleare Ernst Stuhlinger disegnò apposta astronavi di nuova concezione, a propulsione atomica e di forma ad "ombrello", per un viaggio di 13 mesi. La propulsione vera e propria era data da un flusso di ioni: l'energia atomica avrebbe solo fornito l'elettricità.

ASTRONAVI MARZIANE DI STUHLINGER © Walt Disney Productions

Al termine della serie, Disney riapparve in persona sullo schermo per concludere: "In quest'epoca emozionante, mentre tutti sembrano parlare delle future possibilità del viaggio spaziale, si fanno anche molte speculazioni su cosa scopriremo quando visiteremo altri mondi. Troveremo pianeti con solo basse forme di vita vegetale? O ci saranno robot meccanici controllati da esseri superintelligenti? Quando un terrestre porrà finalmente piede sulle sabbie di Marte, cosa dovrà affrontare in questo misterioso nuovo mondo? Qualche antica leggenda su strani ed esotici Marziani si dimostrerà vera? Troveremo i resti di una civiltà estinta da tempo? Oppure prevarranno le più sedate opinioni della scienza odierna, con la scoperta di un pianeta freddo e arido dove solo vegetali primitivi lotteranno per sopravvivere? A tali domande verrà data risposta dai nostri pionieri spaziali del futuro. Nel risolvere l'enigma del rosso pianeta Marte, l'uomo potrà trovare una chiave per aprire la prima piccola porta sull'universo".

DA SINISTRA: WERNHER VON BRAUN, WILLY LEY, WALT DISNEY E HEINZ HABER © Walt Disney Productions


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