ALTRE STORICHE COPERTINE DI PAUL © Forrest Ackerman
"Frank R. Paul" scrive Frederik Pohl "fu probabilmente il primo essere umano a guadagnarsi da vivere dipingendo illustrazioni di astronavi". Paul era pagato da Gernsback 75 dollari l'una, e in totale fece circa 190 copertine per le riviste di fantascienza di Gernsback (Amazing Stories, Wonder Stories, Science Wonder Stories, Air Wonder Stories e, molto più tardi, Science Fiction Plus), oltre a quelle non fantascientifiche come Science and Invention, e altre 28 copertine per riviste di diversi editori. Inoltre realizzò parecchie quarte di copertina per Amazing Stories e Fantastic Adventures quando non erano più edite da Gernsback (anch'esse presenti in questo sito). Il numero delle illustrazioni interne e delle tavole per albi a fumetti è addirittura incalcolabile, nonostante il pittore Frank Wu abbia provato a stilare una bibliografia completa.
ALTRE DUE FANTASTICHE CITTA' ALIENE DI PAUL © Forrest Ackerman
"Paul fu spesso accusato di non essere capace di disegnare bene le figure umane e i volti" scrisse Lester del Rey in Fantastic Science Fiction Art "e la maggior parte delle sue illustrazioni di fantascienza... sembrano confermarlo. I suoi esseri umani sembrano tutti simili. Gli abiti degli uomini riflettono spesso l'idea popolare di cosa potrebbe indossare un ingegnere in un cantiere di lavoro, dagli stivali in su. Eppure ho visto alcuni dipinti di Paul che mostravano una considerevole abilità nel ritratto, e in alcune copertine le sue teste umane non sono piu stilizzate di quelle di molti altri pulp di quell'epoca. In genere, non faceva un grande sforzo per raffigurare le persone accuratamente... non era quello il centro dell'interesse per i lettori. I macchinari e gli sfondi, che erano il vero motivo d'interesse, venivano eseguiti con grande cura e perizia e con un'immaginazione sorprendentemente varia". A questo riguardo c'è anche un aneddoto: Edmond Hamilton, incontrando Paul, lo riempì di lodi proprio per i suoi ritratti umani. Paul rispose, sbigottito: "Ma se tutti mi incolpano di disegnare dei manichini!" E Hamilton rispose: "Be', visto che gli scrittori di fantascienza descrivono dei manichini, in che altro modo si potrebbero disegnare?"
DUE QUARTE DI COPERTINA DI PAUL © Forrest Ackerman
"Sebbene l'arte di Frank R. Paul" scrive l'artista moderno Vincent Di Fate nel volume Infinite Worlds "possa essere correttamente definita rozza nell'applicazione del colore e primitiva nel disegno, l'importanza del suo lavoro sta nel fatto che conteneva in sé l'intera iconografia del genere fantascientifico. Vero, gli artisti europei avevavano tentato di cimentarsi nell'illustrazione di SF prima di Paul, ma ricadde su Paul, con la guida editoriale di Gernsback, la responsabilità di creare le immagini di base che i consumatori avrebbero iniziato ad associare con la fantascienza. Le sue illustrazioni raffiguravano macchine enormi e complesse, titaniche astronavi, alieni indicibilmente strani, e vasti panorami di città del futuro con stormi di esotiche macchine volanti che colmavano il cielo. Nessuno poteva guardare un dipinto di Paul, col suo senso del meraviglioso e dell'invenzione, e confondere il suo soggetto con qualcos'altro che la fantascienza, per quante carenze artistiche potesse contenere".
ALCUNE ILLUSTRAZIONI DI PAUL PUBBLICATE POCO PRIMA DELLA MORTE © Forrest Ackerman
Racconta il curatore Charles D. Hornig: "Conobbi per la prima volta Frank R. Paul nell'agosto del 1933, quando divenni managing editor di Wonder Stories. Nei 57 anni trascorsi da allora, non ho mai incontrato persona più gentile. Paul era sempre piacevole e pieno di buonumore. Pranzammo molte volte insieme in una vicina tavola calda a New York, e ogni giorno attendevo con ansia di passare qualche tempo in sua presenza. Non lo vidi una sola volta turbato o irato e cooperava in pieno con qualunque suggerimento potessi dargli sulle illustrazioni. Anche durante il mio tempo libero, era una gioia entrare nel suo studio e osservarlo dipingere una copertina per la rivista. La fantascienza gli piaceva davvero e voleva sempre leggere le storie su cui lavorava. Dopo che entrambi lasciammo Gernsback, continuai a fargli visita nei suoi nuovi uffici, e una volta lo trovai al lavoro su uno spaccato della metropolitana di New York. Disse che era per una rivista di prossima uscita, che avrebbero chiamato Life"
ALCUNE ILLUSTRAZIONI DI PAUL PUBBLICATE POCO PRIMA DELLA MORTE © Forrest Ackerman