Alcuni scienziati pensavano che in un campo di battaglia nucleare del futuro i soldati sarebbero definitivamente impazziti, dandosi alla fuga in massa. Ma forse nemmeno la fuga sarebbe bastata. "Anche il tempo sarà usato come arma fra le più tremende" anticipò Gordon. "Potendolo dominare, creando a volontà cicloni, bufere di pioggia o calure implacabili si riuscirà a bloccare il nemico e sconvolgerne i piani".
IN ALTO: SOLDATO DEL FUTURO VISTO NEL 1961 (A SINISTRA), MINIELICOTTERO HILLER (CENTRO), BOMBARDAMENTO CON MINIELICOTTERI (A DESTRA). IN BASSO: AEROCICLO DELACKNER (A SINISTRA) E DISCO VOLANTE AVROCAR (A DESTRA)
Durante la II Guerra Mondiale Winston Churchill pensò di tagliare un grande iceberg, renderlo piatto alla sommità, e trasformarlo in portaerei inaffondabile, dato che il ghiaccio galleggia comunque, per quanto colpito da bombe e siluri. Nel 1942 fu fatto un esperimento su piccola scala, ma fu presto dimenticato. Ci fu poi l'idea di usare in combattento i delfini. Proseguì Gordon: "Appena riusciremo a decifrare il linguaggio di questi intellettuali del mare potremo impiegarli come soldati". Tocco ancora più macabro, quando ancora non si sapeva come costruire missili "intelligenti" per mancanza di computer, ai russi venne in mente che i gatti ritrovano sempre la strada di casa. Fu quindi suggerito seriamente, pare, di dotare un missile di un cervello vivente di gatto!
ORDIGNI DI IMPIEGO MILITARE E CIVILE, PER APRIRE STRADE O SOSTITUIRLE, 1968
Un'altra idea popolare fu quella di racchiudere i combattenti in corazze robotizzate, ed effettivamente negli anni '60 vennero ideati due straordinari modelli di robot pilotati da uomini all'interno. Il primo di questi, chiamato "camion che cammina" fu costruito nel 1969 da Ralph S. Mosher, della General Electric, ed era uno scheletro metallico a quattro zampe, alto quattro metri e pesante 1500 kg. Mosher si sedeva alla sommità come il guidatore di un elefante: il robot era collegato al suo corpo elettronicamente, e ripeteva qualunque suo movimento. Una sola zampa del robot era così forte da scaraventare via una traversina ferroviaria. "Il rapporto fra uomo e macchina è così stretto che l'operatore immagina di essere veramente diventato un possente quadrupede".
WALKING TRUCK (A SINISTRA) E HARDIMAN, DELLA GENERAL ELECTRIC (A DESTRA)
Un secondo modello, chiamato Hardiman e concepito sempre da Mosher, avrebbe dovuto essere un'armatura motorizzata da indossare per sollevare pesi o svolgere vari lavori con mani staccabili diverse. Un peso di 800 chili sarebbe stato avvertito dall'uomo all'interno come un peso di 30. Avrebbe dovuto essere completato nel 1968, ma entro il 1970 fu costruito e collaudato con successo solo un braccio, capace di sollevare 400 chili. Il progetto fu poi abbandonato semplicemente perché... questi aggeggi dovevano essere collegati a schiere di computer grossi, all'epoca, come armadi.
CONCETTI DI BOMBARDIERI NUCLEARI (UNO COLOSSALE, IN ALTO A DESTRA, CON BOMBARDIERI CONVENZIONALI AL TRAINO) E MISSILE PLUTO AL LANCIO E IN VOLO (IN BASSO A DESTRA)
Una delle armi più terrificanti sarebbe stata il missile a propulsione nucleare Pluto. "Il missile" narra Freeman Dyson in Armi e speranza (Boringhieri, 1984), "avrebbe dovuto sfrecciare a due o tre volte la velocità del suono, a poche centinaia di metri da terra, generando un'onda d'urto di potenza tale da radere al suolo qualsiasi edificio sorvolasse. I danni che avrebbe causato semplicemente passando sul territorio nemico erano di tale entità da rendere inutile dotarlo di testata esplosiva. Ma dove installarlo, dove sperimentarlo? Dopo essersi posta alcuni interrogativi di questo genere, l'Air Force decise saggiamente di lasciar perdere". Ma la vera "arma fine del mondo", che ispirò il film Il dottor Stranamore, chiamata Macchina del Giudizio Universale, fu concepita nel 1960 da Herman Kahn della Rand Corporation e descritta nel suo libro On Thermonuclear War: "Supponiamo che, al costo diciamo di dieci miliardi di dollari, si possa costruire un ordigno la cui unica funzione sia di distruggere ogni forma di vita umana. L'ordigno verrebbe protetto da qualsiasi azione nemica, installandolo magari centinaia di metri sottoterra, per essere poi collegato a un computer connesso a sua volta, mediante un sistema di comunicazione efficiente e sicuro, a centinaia di sensori disseminati per tutti gli Stati Uniti. Il computer verrebbe poi programmato in modo tale che se, diciamo, cinque bombe nucleari esplodessero sopra gli USA, l'ordigno si innescherebbe e distruggerebbe la Terra..." In questo clima, non c'è da sorprendersi se Leo Szilard, uno degli inventori dell'atomica, disse che l'uomo aveva l'85% di probabilità di estinguersi entro l'anno 2000.
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