Secondo Sam Moskowitz, "Frank R. Paul riuscì a catturare lo spirito della fantascienza meglio di qualunque illustratore prima o dopo. Un'occhiata a qualunque delle sue copertine e si capisce subito che illustra un'opera di SF. In aggiunta, fu un innovatore. Non usò astronavi o città del futuro come icone o simboli, ma inventò nuovi modelli o concetti per ogni illustrazione. Allo stesso modo, spesso visualizzava le creature aliene meglio della stessa descrizione dell'autore. Prima di Chesley Bonestell, raffigurò paesaggi spaziali e immagini di altri mondi. Quando le grandi riviste o gli editori di grossi volumi illustrati cercavano scene di SF, sceglievano più di frequente Paul rispetto a ogni altro".
SCENE TERRESTRI E SPAZIALI © Forrest Ackerman
Eppure, l'incontro fra Paul e la fantascienza fu del tutto incidentale. "Paul era uno dei migliori calligrafi del Paese" racconta Moskowitz "anche se nei suoi anni piu tardi praticò quest'arte solo raramente, poiché il tempo che richiedeva la rendeva poco redditizia. Fu questa fase del suo talento che gli permise di fare le prime copertine di fantascienza. Gli era stato chiesto semplicemente di disegnare la testata del primo numero di Amazing Stories. Quando completò le lettere dell'ormai famosa coda di cometa, abbozzò frettolosamente un'illustrazione per vedere l'aspetto complessivo che avrebbe avuto il suo lavoro. A Gernsback piacque, e la mandò subito in stampa ancor prima che Paul potesse rifinire i dettagli. Fu una delle decisioni piu ispirate della carriera di Gernsback".
ALTRE TRE FORMIDABILI SCENE DI PAUL SU ALTRI MONDI © Forrest Ackerman
"Paul non aveva mai illustrato le riviste di narrativa generale" scrisse Lester del Rey "e quindi non si sforzò di rendere più convenzionali le sue copertine (Anche Gernsback non aveva esperienza come curatore di narrativa, cosi non aveva nessuna delle idee comunemente accettate su che tipo di copertine dovesse imporre a Paul)".
ALTRE TRE FORMIDABILI SCENE DI PAUL SU ALTRI MONDI © Forrest Ackerman
Secondo Lester del Rey, "Paul era capace di prendere un'idea appena abbozzata e trasformarla in una fantasia pittorica che era ancora fedele in ogni dettaglio al concetto originale. Per lui non era difficile prendere le rozze descrizioni di ordigni contenuti nelle storie e svilupparle in qualcosa ben più impressionante di quanto gli scrittori stessi avessero potuto immaginare. Inoltre, aveva un'eccellente comprensione della necessità di far sì che le sue copertine suggerissero le storie ai lettori. Leggeva i racconti attentamente, con un occhio per i dettagli tecnici, ed era svelto a trovare una scena da cui trarre una copertina drammatica. Non cercava necessariamente il conflitto umano, ma una situazione che suggerisse le meraviglie del futuro".
ALTRE TRE FORMIDABILI SCENE DI PAUL SU ALTRI MONDI © Forrest Ackerman