COPERTINE ESEGUITE PER RIVISTE VARIE DI SF © Bonestell Space Art
Cambiato lavoro ancora una volta, perché richiestissimo, conobbe sempre tramite Life il divulgatore scientifico Willy Ley, che forse qualche collezionista italiano di Galaxy ricorda ancora per i suoi articoli. Il primo grande libro illustrato da lui fu proprio La Conquista dello spazio di Willy Ley (Bompiani, 1950), che divenne un best-seller e fu recensito proprio da Clarke, che scrisse "l'impressionante tecnica di mr. Bonestell produce un effetto di realismo così intenso che i suoi dipinti sono stati spesso scambiati per autentiche foto a colori da quelli che hanno scarsa dimestichezza con l'attuale stato del volo interplanetario. Per molti, questo libro renderà per la prima volta gli altri pianeti dei posti reali, e non mere astrazioni. Negli anni a venire è probabilmente destinato ad accendere l'immaginazione, e di conseguenza a cambiare molte vite".
COPERTINE DEI SUOI PRIMI SUCCESSI © Bonestell Space Art
Raccontò Clarke molto più tardi: "Quando studiai i panorami di Giove e Saturno che vi erano raffigurati, in quei giorni lontani in cui nessun razzo si era staccato dalla Terra per più di un centinaio di chilometri, non avrei mai sognato che sarebbe venuto il tempo in cui avrei collaborato con l'artista. Eppure, nel 1951 resi omaggio a Bonestell quando scrissi un racconto intitolato Jupiter V, che parlava di una spedizione interplanetaria allo scopo di fotografare la realtà e confrontarla coi dipinti di Chesley realizzati un secolo prima".
"Incredibilmente" prosegue Clarke "appena vent'anni dopo, collaborai con Chesley a un progetto esattamente identico. Nel 1971 la NASA stava per lanciare verso Giove e Saturno le sonde spaziali Pioneer 10 e 11, che, se tutto fosse andato bene, ci avrebbero fornito le prime immagini ravvicinate dei più titanici fra i pianeti. Beyond Jupiter, in cui descrivemmo il progetto con illustrazioni e testi, fu pubblicato da Little, Brown nel 1973. E' abbastanza irreale comparare il dipinto di Giove fatto da Chesley con le meravigliose immagini a colori ritrasmesse in seguito dai Pioneer, che continuano ancora il loro cammino verso le stelle".
Altri volumi di successo internazionale furono Al di là delle frontiere dello spazio di von Braun, Ley e altri (Mondadori, 1953), L'esplorazione di Marte di Ley e von Braun (Feltrinelli, 1959), e, tra quelli rimasti inediti in Italia, Conquest of the Moon di von Braun, Ley e Whipple (Viking Press, 1952), Beyond the Solar System di Willy Ley (Viking Press, 1964) e il già citato Beyond Jupiter di Arthur C. Clarke.
"Come molti artisti spaziali e scienziati" scrive William Hartmann, lui stesso astronomo e pittore, in Space Art "da ragazzo, negli anni '50, fui influenzato dalle immagini di Chesley Bonestell che apparivano in libri e riviste. Sono convinto che visionari come Bonestell, creando immagini di luoghi dove l'umanità poteva andare prima che avessimo la tecnologia per andarci, abbiano giocato un ruolo sottile ma importante nel farci abbandonare la Terra. Essi influenzarono una generazione di giovani che più tardi divennero gli scienziati e i tecnici che trasformarono il sogno in realtà. Qualcuno doveva creare l'immagine originale... l'idea. Gli artisti spaziali di oggi giocano lo stesso ruolo per il prossimo secolo".
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